L’azienda, guidata ancora oggi dalla famiglia del suo fondatore, opera al cento per cento in Italia ed è nella propria sede che progetta e realizza una vasta gamma di prodotti di altissimo livello, in grado di rispondere alle più svariate esigenze di progettualità contemporanea, con uno stile inconfondibile e apprezzato in tutto il mondo. La ricerca è da sempre concentrata verso progetti coerenti e mirati a garantire la massima qualità dei materiali, l’elevato contenuto estetico e le migliori prestazioni tecniche dei prodotti.
Pur con una mentalità decisamente proiettata al futuro, ha saputo conservare intatte le proprie tradizioni imprenditoriali. Qualità, innovazione, alta tecnologia e rispetto per l’ambiente i valori che hanno fatto di Ceramica Sant’Agostino una realtà leader nel settore ceramico e forte di oltre cinquant’anni di storia.
MAV
Garc SpA è stata impegnata in diversi cantieri presenti nel polo produttivo di Ceramica Sant’Agostino:
ha eseguito la demolizione selettiva di un MAV, magazzino automatico verticale, realizzato le fondazioni dei nuovi edifici e curato l’adeguamento sismico di quelli esistenti.
Un’infrastruttura adibita a magazzino intensivo per pallet di prodotto finito costituito da 12 scaffali auto portanti paralleli della lunghezza di mt 134 e altezza mt 25 aventi una capacità totale di 25.704 posti pallet con immissione e prelievo automatizzato attraverso 6 linee di macchine traslo elevatrici automatiche.
Struttura in acciaio autoportante per pallet, tamponamenti laterali e di copertura, carichi esterni, dotata di impianto di spegnimento automatico per gli incendi. Fondazione costituita da platea in cemento armato su pali.
Dimensioni in pianta mt 134 x 25, ed altezza di mt 25.
La struttura è collassata durante l’evento sismico del 20 Maggio 2012, comprendendo le macchine trasloelevatrici. In questo caso, sono state le masse di materiale stoccate al suo interno a provocare il crollo dell’edificio, evento straordinario non contemplato dalle normative vigenti all’epoca della sua costruzione (2002).
Una porzione di struttura di testata per una lunghezza di mt. 20 circa non è interamente collassata ma è risultata gravemente compromessa, inaccessibile ed inagibile per effetto di svergolamento flesso torsionale dei montanti di struttura.
È stata necessaria la demolizione totale della infrastruttura completamente compromessa da un punto di vista statico, con separazione e conferimento dei materiali di risulta. è stata eseguita un’indagine preventiva dell’edificio mirata ad identificare e quantificarne i componenti; allo scopo di avere un supporto alle decisioni circa le procedure di demolizione. Successivamente è stato redatto il progetto di demolizione e le corrispondenti voci di capitolato, comprendente:
DEMOLIZIONE
La struttura portante gravemente compromessa ed instabile e la presenza di pallets carichi di prodotto ceramico finito nella parte dell’edificio non interamente collassato hanno, per ragioni di sicurezza portato a fissare la distanza operativa minima a 30 mt, impedendo di procedere con la demolizione utilizzando esclusivamente macchine da terra.
Nella prima fase di demolizione, la soluzione adottata ha visto l’utilizzo di un robot Husqvarna™ radiocomandato dotato di una cesoia Mantovanibenne™ SH Eagle II con una forza di serraggio di 120 ton ed alimentato da un gruppo elettrogeno, il tutto imbragato su una piattaforma costruita su misura ed issato ad oltre 25 metri di altezza da un’autogru da 220 ton.
L’operatore, su una seconda piattaforma aerea PLE posta a distanza di sicurezza dal punto dove si svolgeva la demolizione, ha potuto comandare il robot ed eseguire l’intervento grazie a un telecomando a joystick ed ad un sistema di telecamere.
Una volta demolita la parte superiore del magazzino, il resto della struttura è stato smantellato da terra.
GESTIONE RIFIUTI
Le frazioni risultanti sono state identificate, classificate e gestite in 2 classi CER; sulla base della loro composizione e provenienza:
Rifiuti inerti provenienti dalla demolizione dell’edificio
Provenendo da attività di demolizione e trattandosi di cemento e calcestruzzo, sono stati identificati come rifiuti speciali non pericolosi con codice CER 170107 “miscugli o scorie di cemento, mattoni, mattonelle e ceramiche, diversi da 17 01 06”. Sono stati macinati da Garc in sito (quindi recuperati e trasformati in riciclato da utilizzare come sottofondo stradale) previa regolare comunicazione alla Provincia competente, tramite proprio impianto mobile di frantumazione.
Totale trattato 14.880 ton.
Rifiuti costituiti da ceramica, confezionata e pronta per la vendita, che si trovava all’interno del magazzino automatico
Trattandosi di piastrelle e ceramiche frammiste a plastica, cartone e ferro, sono state codificate come rifiuti speciali non pericolosi con codice CER 170904 “rifiuti misti dell’attività di costruzione e demolizione diversi da 17 09 01/02/03”, grazie anche al supporto di analisi attestanti la non pericolosità; eseguite dal produttore come prevede la normativa in caso di codici CER “a specchio”.
Tecnici ed operatori specializzati di Garc hanno eseguito la cernita dei rifiuti prodotti, supervisionando anche le varie fasi di carico dei mezzi incaricati del trasporto, per individuare la presenza di eventuali rifiuti pericolosi presenti all’interno del cumulo; gestendoli prontamente ed a norma di legge grazie alle autorizzazioni in possesso.
Quantità complessiva avviata al recupero: 3.500 ton, tutte destinate ad impianti emiliani (Re e Pc) di trattamento diretto, che hanno provveduto alla selezione, macinazione e trasformazione in materia prima secondaria.
Da notare che, in entrambi i casi, la notevole mole di rifiuti è stata avviata al recupero diretto senza passaggi intermedi in impianti di stoccaggio.
Progetto Ing. Martino Nicolini | Studio Arkiten
Cliente Ceramica Sant’Agostino SpA
Località Sant’Agostino (Ferrara)
Anno 2013
Competenze General Contractor
Il progetto prevede la ricostruzione del MAV ‘Magazzino Automatico Verticale’, collassato a seguito degli eventi sismici del maggio 2012. Il filo conduttore del progetto di ricostruzione del MAV è la conservazione della platea su pali (134 × 26 m) e la conseguente ricostruzione in sito della sovrastruttura al fine di garantire il vecchio layout per l’approvvigionamento dei pallet dal magazzino limitrofo. Il nuovo magazzino è realizzato con scaffalature autoportanti in profilati sottili di acciaio laminati a freddo e rivettati tra loro. Ciascuna spalla è vincolata alle fondazioni, le spalle sono solidarizzate a una capriata reticolare in acciaio, a formare una struttura intelaiata su più colonne. La tamponatura avviene mediante pannelli metallici coibentati, di colore bianco puro. La struttura della copertura è costituita da una capriata metallica, sulla quale vengono posati i pannelli metallici coibentati.
Progettazione, DL e CS Archliving
Costruzione Stahlbau Pichler
Automazione System Logistics SpA
Opere edili Garc SpA
Cliente Ceramica Sant’Agostino SpA
Località Sant’Agostino (Ferrara)
Anno 2013 | 2016
Il nuovo Magazzino si sviluppa longitudinalmente, presenta un ingombro massimo in pianta di 45.75 m x 100.70 m ed è articolato da un unico corpo di fabbrica destinato a magazzino. Il fabbricato raggiunge un’altezza massima di circa di 10,17 m, in corrispondenza dei cupolini. La struttura portante è stata realizzata con pilastri in acciaio, i rivestimenti verticale e orizzontale sono invece realizzati con pannelli sandwich in lamiera e poliuretano, con resistenza al fuoco R60. La copertura a falde sorretta da travi lignee di 22.5 m di luce. Le travi lignee trasferiscono il loro carico a dei pilastri metallici. Per contrastare al livello della sovrastruttura le sollecitazioni derivati da tali azioni, sono stati predisposti dei sistemi di controvento lungo i tre allineamenti. La fondazione è stata realizzata con plinti in c.c.a. su pali.
Progettazione, DL e CS Archliving
Costruzione Wolf System Italia
Opere edili Garc SpA
Cliente Ceramica Sant’Agostino SpA
Località Sant’Agostino (Ferrara)
Anno 2015 | 2016
È il primo edificio industriale dell’intero distretto di Carpi, certificato in classe energetica A.
Il gruppo Daniela Dallavalle oggi veste persone, spazi e momenti attraverso le collezioni Elisa Cavaletti, Riccardo Cavaletti, Eleonora Cavaletti, Arte Pura, Dress Your Space, Artistic Elements e Home Jewels.
Inaugurato nel Gennaio 2015, il nuovo quartier generale di Carpi è una struttura di 6.000 metri, luminosa, dinamica e orientata al futuro: un edificio ad alto contenuto tecnologico che rispetta l’ambiente. È infatti inserito nella classe di certificazione ambientale A con classificazione NZEB (nearly zero energy building) ed è caratterizzato da innovativi aspetti architettonici eco-sostenibili, di termo-idraulica e domotica, unici a livello nazionale.
Tra questi: 204 pali di fondazione in ferro e calcestruzzo per rendere l’edificio altamente antisismico, 45 sonde geotermiche posizionate a 120 metri di profondità, serbatoio di accumulo dell’acqua piovana per il successivo riutilizzo a scopo irriguo e parzialmente domestico, ventilazione meccanica controllata, riscaldamento a pavimento radiante e a parete, raffreddamento ad acqua a travi fredde, illuminotecnica perimetrale e sistema fotovoltaico, facciate continue realizzate con sistema a montanti e traversi Schüco®, rivestimento esterno in Krion®.
Una delle chiavi della spettacolare facciata dell’edificio è la solid surface di Porcelanosa Grupo®. In totale, sono stati utilizzati 3.000 metri quadrati di Krion® Lux 1100 per tutto l’involucro edilizio, con disegni geometrici asimmetrici. Per ottenere finiture perfette, l’installazione delle lastre del minerale compatto Krion® è stata eseguita con il sistema di facciata Keil sviluppato da Butech®, consistente nella lavorazione del lato posteriore delle lastre, lasciando nascosto il sistema di ancoraggio.
Cliente Daniela Dallavalle SpA
Località Carpi (Modena)
Anno 2013 | 2014
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