Garc SpA_B Corp_Carpi_Modena

Inaugurato il nuovo parcheggio all’avanguardia di Mediopadana

La stazione Mediopadana di Reggio Emilia si allarga: ieri, mercoledì 6 aprile, è stato tagliato il nastro del parcheggio di Terminal One, all’interno del quale Garc ha realizzato il sottopasso alla linea ferroviaria. All’inaugurazione erano presenti il sindaco di Reggio Emilia Luca Vecchi, l’ex presidente del Consiglio Romano Prodi, il sindaco protagonista della realizzazione della stazione Antonella Spaggiari e il vescovo Giacomo Morandi.

Per garantire l’accesso ai nuovi parcheggi custoditi, Garc si è occupata di realizzare la strada con annesso sottopasso alla linea ferroviaria Reggio Emilia -Guastalla al km 26+106. Realizzata completamente in opera, ha compreso interventi di smantellamento e ripristino della linea ferroviaria, eseguiti nel lasso di tempo compreso tra luglio e agosto, la modifica delle reti esistenti delle linee di raccolta acque della stazione Mediopadana, delle reti del gas e dell’acqua, oltre ad alcune linee elettriche.

La nuova viabilità circoscritta da una struttura completamente in c.a. è composta da un doppio senso di marcia e una pista ciclabile sopraelevata completa di parapetto metallico, l’opera comprende anche un sistema semaforico che impedisce il transito in caso di allagamento del sottopasso.

Lavori svolti da Garc Spa

Il progetto ha previsto la realizzazione di un sottopasso alla linea ferroviaria FER Reggio Emilia- Guastalla per poter accedere alla zona est dell’area fronte stante la stazione Mediopadana dove sono stati realizzati i nuovi parcheggi P4-P5-P6. La carreggiata stradale è stata progettata per soddisfare le caratteristiche costruttive, tecniche e funzionali del tipo F – Strade locali ai sensi dell’art. 2 del D.Lgs n. 285 del 30 aprile 1992.

Dimensionamento del sottopasso

La sezione stradale delle rampe e del sottopasso sono composte due corsie, una per senso di marcia, di larghezza pari a 3,45 m e da una banchina rialzata di larghezza 0,50 m per lato, in tal modo la carreggiata ha una larghezza complessiva pari a 7,90.

Sul lato Sud viene affiancato un marciapiede pedonale di larghezza netta 1,50 m, in cui la soletta armata di spessore 20 cm, realizzata con l’ausilio di un cassero a perdere collaborante costituito da lastre prefabbricate in c.a., è sostenuta da un muretto anch’esso in c.a. in opera di larghezza 0,25 m; tale muretto sporgerà rispetto al p.f. della pista pedonale di circa 20 cm sul quale verrà installato mediante tassellatura un parapetto metallico.

Il profilo longitudinale del marciapiede è mantenuto rialzato rispetto a quello stradale sia nelle rampe di discesa sia nello scatolare per ridurre al minimo il dislivello da superare e per aumentare il livello di sicurezza nei confronti degli utenti deboli.

L’andamento planimetrico del tracciato stradale in corrispondenza del sottopasso è interamente in rettilineo.

Il progetto ha previsto di realizzare il manufatto dello scatolare e delle rampe interamente in opera “a cielo aperto” con struttura interamente in calcestruzzo gettato in opera.

La presenza ad una quota piuttosto ridotta dal piano di campagna dell’acqua di falda, ha comportato  la realizzazione di strutture che formassero involucro sufficientemente stagno col fine di impedire la filtrazione dell’acqua all’interno del sottopasso. Sono stati  realizzati muri e solette in c.a.  impermeabilizzati con il sistema a vasca bianca “SUPERSHIELD”  per garantire la tenuta all’acqua.

Movimenti terra e opere provvisionali

Per il sostegno del fronte dello scavo si sono utilizzate  delle palancole tipo Larsen con  profilo AZ25 o AU 25 con altezza variabile dai 12 ai  14 m con un ordine di tiranti. Lo schema statico di verifica delle paratie è infatti il seguente:

  • mensola incastrata nel terreno al di sotto del fondo scavo per altezze di sbancamento fino a 4,50m;
  • vincolo in sommità per altezze di sbancamento da 4,50m all’altezza massima di 6,00m.

 

Il vincolo di sommità è costituito da un ancoraggio in barra posto ad una quota di circa 70cm inferiore alla testa della palancola e con passo pari a 1,50m, per le palancole tipo AU 25, e passo 1,20m, per le palancole del tipo PU28.

Il vincolo ha costituito  una modifica rispetto alle indicazioni del progetto esecutivo dove era prevista la realizzazione di puntelli in tubolare di acciaio a passo 4,00m su travi di ripartizione con il mutuo contrasto delle paratie contrapposte.

La soluzione proposta con i puntelli con tiranti in barre che si ancorano nel terreno a tergo delle paratie così da eliminare qualsiasi vincolo all’interno dello scavo e poter procedere alla costruzione delle opere senza impedimenti ha sostituito la soluzione iniziale di progetto che prevedeva un sistema a puntoni.

I tiranti sono stati posti con una inclinazione rispetto all’orizzontale di circa 45° e lunghezza di 16,00m così da garantire la zona d’ancoraggio geotecnico all’esterno del cuneo di terreno spingente sulla paratia e sufficientemente in profondità così da non interferire con altre infrastrutture o costruzioni sensibili presenti in vicinanza alle opere.

Corpo stradale

La realizzazione del corpo stradale della strada del sottopasso ha previsto l’adozione della seguente stratigrafia, posta al di sopra della suola in c.a. della struttura dell’opera:

  • Strato in materiale inerte misto stabilizzato 0/20 per formazione pendenza di spessore  minimo 10 cm adeguatamente rullato;
  • Misto cementato già sagomato con spessore pari a 10 cm;
  • Pavimentazione in conglomerato bituminoso tipo “Binder”, granulometria 0-25 mm, con  tenore di bitume in peso del 5%, steso su fondazione già predisposta, rullato a fondo e rifinito  in superficie con spruzzatura di emulsione bituminosa saturata a sabbia fine con spessore di  10 cm;
  • Tappeto d’usura in conglomerato bituminoso con granulometria 0-9 mm, con bitume in peso  6%, steso a macchina, previa spruzzatura di mano di attacco con emulsione bituminosa, compresa la compattazione mediante idonei rulli, spessore 3 cm.

 

Ai lati è stata realizzata una banchina rialzata di larghezza pari a 50 cm per l’alloggio della tubazione  in PVC della rete di smaltimento delle acque meteoriche. La banchina è delimitata verso l’interno da un cordolo prefabbricato in c.a. 100x25x8/10 cm, riempito con calcestruzzo magro e con finitura  superficiale con conglomerato bituminoso di spessore 4 cm.

Pista pedonale

E’ stato realizzato un percorso pedonale nel lato sud del sottopasso ferroviario sempre in cls in opera, il quale pone  in collegamento i percorsi pedonali del lato ovest dell’area Mediopadana con quelli del lato est di futura realizzazione. La pista pedonale ha una larghezza di 1,50 cm.

Il percorso pedonale è stato protetto nel lato nord da un parapetto metallico fissato al muro in c.a. per evitare le cadute dall’alto nei tratti con maggiore dislivello tra il pavimento della zona pedonale e il  corpo strada.

Rete smaltimento acque meteoriche

La rete di smaltimento delle acque bianche del sottopasso è costituita da un sistema di griglie di raccolta posizionate in prossimità della  banchina rialzata posta a lato di entrambe le corsie.

Le griglie  di ogni banchina sono collegate tra loro da una tubazione in PVC SN8 Φ250 mm. Sono presenti pertanto n°4 linee in Φ250 mm che drenano ciascuna una superficie pari alla metà di ogni rampa (un quarto della superfice totale del comparto idraulico). Tutte e quattro le linee recapitano all’interno della vasca dell’impianto di sollevamento posto sul lato nord del primo concio della rampa est.

Da qui sono poi state convogliate al recapito finale costituito dal pozzetto N80 della rete in progetto relativa ai  futuri parcheggi P4-P5-P6 e alla viabilità ad est della linea FER.

L’impianto di sollevamento è costituito da una vasca di presa in cls  e da una camera con gli organi di manovra. Nella camera principale sono state  posizionate n°3 pompe trifase Flygt NP 3153 Mt3 ~ 434 da 9kW ciascuna di cui due attive in parallelo e una di riserva, dimensionate per una portata massima pari a  110 l/s con prevalenza pari a circa 10 m.

Risoluzione delle interferenze e Attraversamenti reti tecnologiche alla linea FER

La realizzazione del sottopasso ha comportato una serie di opere preliminari volte alla risoluzione di interferenze con sottoservizi esistenti tra cui la modifica della rete esistente acque bianche che raccolgono le acque della stazione Mediopadana AV e le convogliano verso il recapito finale nel cavo Fossone e verso l’invaso di laminazione situato nell’area verde a nord dei parcheggi P1 e P2, lo spostamento della rete del gas e dell’acqua esistenti e lo spostamento di alcune utenze elettriche.

Interruzione del traffico ferroviario, smantellamento e ripristino rete ferroviaria

Il progetto ha previsto, per il solo tempo occorrente alla realizzazione dello scatolare in cls di attraversamento della rete ferroviaria l’interruzione della circolazione treni.

Circolazione che pertanto è stata interrotta a partire dal 15 Giugno con successiva ripresa il 13 Settembre, a scatolare ultimato  e rete  ripristinata.

L’interruzione della circolazione ha reso necessario tutta una serie di complessi interventi di sezionamento e ripristino della rete così riassunti :

  1. rimozione degli impianti connessi ai binari ed al deviatoio D02A nella zona dello scavo;
  2. rimozione del deviatoio D02A e dei tratti di binario (I e II binario di stazione) interessati dallo scavo, delimitato da palancole, all’interno del quale sarà realizzato il monolite;
  3. rimozione di due sostegni della trazione elettrica e relativi cavi di terra e protezione e cavi del punto fisso ad essi collegati;
  4. rimozione di una palina di illuminazione;
  5. taglio, in un punto, di tutti i cavi contenuti nel cunicolo affiorante;
  6. il recupero dei medesimi per liberare la zona dello scavo;
  7. protezione dei cavi recuperati in modo che rimangano custoditi.

 

Con congruo anticipo rispetto alla cessazione dell’interruzione del 13 settembre sono state infine  ultimate le seguenti lavorazioni:

  1. ripristino dei tratti di binario asportati ed il deviatoio D02A, degli inevitabili cedimenti dovuti ad assestamento delle zone interessate dai lavori;
  2. posizionamento a lato del binario del  cunicolo affiorante precedentemente rimosso  e riposizionmento al suo interno tutti i cavi precedentemente recuperati e muffolati;
  3. collaudo dell’opera, mediante la prova statica e dinamica con l’utilizzo di una (o due) locomotive pesanti in ottemperanza allo schema di carico.

 

Al termine di questi  lavori, l’Agente Titolare dell’interruzione ha accertato che la sede ferroviaria dove si sono svolte le lavorazioni fosse  libera da persone, attrezzature, materiali ed altri ostacoli, che tutti i convogli e macchine operatrici fossero stati ricoverati e che il binario potesse pertanto  essere percorso dai treni senza soggezioni ed in totale sicurezza.

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